Ci sono luoghi che, come per magia, una volta varcata la soglia ti riportano indietro nel tempo. Vi raccontiamo il nostro viaggio nel passato all’interno di Monolocale, una nuova realtà “tutta da gustare” nel cuore del capoluogo siciliano.
Le putìe di una volta
Quando, in passato, i supermercati non esistevano, c’erano tante piccole botteghe gestite ciascuna da una famiglia. Nei negozi alimentari i prodotti in vendita non erano confezionati bensì si vendevano sfusi. Inoltre, le botteghe, soprattutto in Sicilia dove sono note con il nome di “putìe”, erano molto più che semplici luoghi in cui ci si recava a fare la spesa. Erano, piuttosto, dei veri e propri “quartier generali” da cui si apprendevano le notizie “fresche di giornata” ma anche luoghi di confidenze e consigli che facevano del “bottegaio” un vero e proprio amico da cui ci si attendeva molto più che la vendita di prodotti.
Monolocale, parola d’ordine: sicilianità
Proprio ispirandosi alle botteghe di una volta, Daniel Bellavista, ha riprodotto a Palermo una “putia” in cui la parola d’ordine è “sicilianità” che si traduce non solo nell’utilizzo di materie prime prevalentemente locali, ma anche nell’atmosfera calda ed accogliente di cui la Sicilia è la patria indiscussa.
Un luogo in cui il caos – in realtà solo apparente- è il frutto di un’organizzazione perfetta e impeccabile e del genio di Daniel che è riuscito, in un periodo di difficoltà dovuto all’emergenza sanitaria globale, a realizzare il sogno di famiglia, creando una piccola realtà degna del “fratello maggiore”. Si chiama, infatti Monolocale e sorge accanto all’altra creatura di cui Daniel va particolarmente orgoglioso, Locale, il ristorante, bistrot e pizzeria aperto nel 2017 insieme al papà e alla sorella Greta, che oggi conta un centinaio di coperti e che da lavoro a una ventina di persone tra personale di sala e cucina.
Mangiaebevi.it – Manuela Zanni